AUTORITRATTI

 

Ho accompagnato la mia ricerca in arte - una visione sull'essere - 

pensando ad un viandante-camminatore che con i suoi sogni-progetti, 

e attraverso i suoi paesaggi, prende nota del viaggio in un taccuino.

Ora ho visto un navigatore togliere l'àncora e salpare attraverso mari, fiumi, città, ho sperimentato l'essere come sensazione visiva che nel segno elabora e travolge.

L'autoritratto appare come una necessità, un desiderio di dialogo con se stessi, il tentativo di un'autoanalisi attraverso tratteggi, forme, volumi, colore, il tentativo di giungere alla sintesi perfetta tra raffigurazione fisica e sentimento interiore, tra ciò che lo spettatore vede e ciò che l'artista sente...

La posizione che le figure assumono nei miei quadri è sempre la stessa, ossessiva, come fosse ricalcata...

Metto a nudo il mio essere, mi analizzo, mi scompongo, osservo, guardo, mi abbandono in una chiarezza acrilica, il mio sguardo mira a produrre sensazioni, umori e inquietudini del tempo che passa...

l'anima riesce a comportarsi come catalizzatore, metabolizza le componenti psichiche della vita rievocando eventi e speranze...

che vivono in ogni tempo e in ogni luogo.

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